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PEDAGOGIA YOGA - in cosa consiste?
Lo yoga per bambini offre anche ai più giovani, abituati ormai a ritmi di vita sempre più aggressivi, la possibilità di sperimentare una disciplina che li potrà aiutare a raggiungere un equilibrio e un’armonia fisica e psichica.
Lo yoga infatti, agisce sul corpo in modo completo: attraverso le varie posizioni si tonificano i muscoli e si sciolgono le articolazioni, si migliora la circolazione, si rafforza l’apparato respiratorio e si equilibra il sistema nervoso. Inoltre insegna a rilassarsi: i bambini saranno più calmi e sereni. Attraverso la pratica potranno acquisire la capacità di sperimentare la propria forza di volontà e la propria concentrazione.
Durante gli incontri attraverso il gioco o il racconto di storie si cerca di stimolare l’interesse per lo yoga inserendo gradualmente le posizioni più facili che rimandano ai nomi ed alle sembianze degli animali, delle piante e della natura da eseguire anche in coppia per accrescere il senso del rispetto e della relazione con gli altri.
In ogni lezione c’è sempre uno spazio dedicato allo scambio di impressioni anche attraverso il disegno.
Ogni incontro si articola in tre parti fondamentali:
Riscaldamento – Gioco e posizioni Yoga – Rilassamento e scambio di impressioni
Ashtanga Yoga: UN CAMMINO PER MIGLIORARE SE STESSI
Ogni uomo può intraprendere il cammino che lo porterà ad essere un individuo migliore.
Per questo anche i bambini possono iniziare giocando ad apprendere il “codice etico” che lo yoga riassume in otto passi: i primi due passi sono costituiti dalla disciplina morale, che comprende sia le cinque regole Yama (che armonizzano le relazioni interpersonali) sia le cinque osservanze Niyama (che armonizzano la relazione con se stessi).
Nel primo passo, il praticante dovrebbe
- astenersi dall’offendere ogni creatura vivente (Ahimsa),
- dire la verità (Satya),
- astenersi dal prendere ciò che non gli appartiene (Asteya),
- avere controllo delle proprie passioni ed emozioni (Brahmacharya)
- non prendere più di quanto gli è necessario (Aparigraha).
Nel secondo passo si osservano i Niyama, che aiutano ad avere un corretto approccio con se stessi: - mantenere la purezza del corpo e dello spirito (Saucha),
- conservare un atteggiamento soddisfatto ed essere felici di quanto si possiede (Samtosha),
- cimentarsi con costanza, passione e decisione (provando se stessi) al conseguimento della propria realizzazione (Tapas),
- dedicarsi alla ricerca e studio del Sé più profondo (Svadhyaya)
- meditare e concentrarsi sul Principio, l’Origine (Ishvara-Pranidhana).
Il terzo passo riguarda le Asana, le posizioni dell’Hatha Yoga, praticate con naturalezza e provando benessere senza sofferenza.
Nel quarto passo si controlla la respirazione Pranayama. Attraverso il controllo del respiro si acquisisce consapevolezza e si porta l’ attenzione sul presente... qui ed ora.
Il quinto passo Pratyahara, corrisponde al ritiro della coscienza e dei sensi dall’esterno all'interno.
Il sesto passo, si raggiunge con la concentrazione, detta Dharana, che consente alla mente di focalizzare un solo oggetto escludendo tutti gli altri. Questo permette di eliminare le distrazioni per entrare nei livelli più spirituali.
Nel settimo passo si arriva a Dhyana, la contemplazione, la meditazione.
L ’Ottavo stadio, Samadhi, che è l’estasi suprema.